domenica 14 giugno 2009

Le tombe dei resuscitati ciechi - Armando De Ossorio (1971)



Virginia salta giù dal treno sul quale è in viaggio con gli amici Roger e Betty (col la quale condivide un passato “amoroso” in collegio). Intrappolata in una situazione imbarazzante con i suoi compagni di viaggio, Virginia decide di passare la notte da sola in un antico borgo medievale disabitato.

La notte, svegliata da sinistri rintocchi di campana, scopre di essere asserragliata da un manipolo di mummie rinsecchite e indiavolate, pronte a bere fino all’ultima goccia il suo sangue.

La scomparsa della ragazza mette in moto le ricerche della polizia (che ad un certo punto del film sparisce). Tutto gira intorno a quello strano borgo, vittima in passato di strani riti, un sito maledetto e temuto ancora oggi dai paesani del luogo.

Roger e Betty con l’aiuto di Pedro, un mercenario, decidono di scoprire da soli cosa è successo a Virginia.


Quello che sorprende della vicenda è proprio la veridicità della suddetta, ovvero che dei cavalieri templari di ritorno dall’oriente (arricchiti da nuove esperienze) abbiano abbracciato un altro culto, fa riflettere soprattutto se si pensa che all’epoca la conoscenza delle altre religioni era limitata, probabilmente il volgo conosceva l’esistenza di divinità pagane o definite tali dalla chiesa, aliene (nel senso di estranee).

Tutto ciò che viene da fuori da sempre ci terrorizza, una religione diversa con i suoi dogmi ci può sembrare addirittura barbara, amorale e per questo negativa o addirittura maligna.

Ovvio, poi la vicenda si sposta sul versante fantastico e il nuovo culto diviene satanico, quindi in contrapposizione con le leggi della Chiesa e di Cristo. Insomma i templari in questione sono dei rinnegati, dei reietti senza più una “casa”.

Dopo la loro morte, con una divisa logora senza nessun simbolo che non siano i vermi della decomposizione, risorgono ogni notte condannati per l’eternità a nutrirsi di sangue, senza pace.


A differenza dei vampiri della tradizione (spesso auto-condannati per amore) il templare viene privato del lato romantico, è lui stesso la causa del suo male, sì eterno, ma non umano.

Se il morso del nosferatu è paragonabile ad un bacio di un amante (il suo bacio in genere provoca piacere: l’orgasmo), il morso del templare è alla stregua di una bestia affamata che dilania le carni.

Un’altra ipotesi che accomuna questa creatura ad una fiera è che si muove e caccia in branco come i lupi, il resuscitato cieco è un essere animato dal male, che perpetra il male con sadismo tipico dell’uomo e a differenza del vampiro: non può essere ucciso.

La creatura inventata da De Ossorio incarna l’essenza stessa del male, una creatura archetipo.


Lasciando queste elucubrazioni fini a se stesse e tornando all’opera, direi che De Ossorio sa come mettere in scena certe situazioni, la suspance non manca, e quando appaiono i resuscitati ciechi, il senso opprimente e morboso è ben tangibile.

I templari a cavallo sono sempre ripresi al rallenty, quasi ad enfatizzare il loro stato ultraterreno, come se si muovessero in uno spazio-tempo percepibile dai nostri sensi, ma ben separato dalla realtà che conosciamo.

Affascinante il flashback medievale con tanto di torture in stile Polselli et similia, capace anche di accontentare i fanatici del gore.

In conclusione questo primo capitolo della tetralogia è in grado di soddisfare gli amanti del gotico, dello splatter ed in generale tutti quelli che amano lasciarsi trasportare in viaggi onirici dove creature del male tornano sulla terra per ricordarci quanto siamo di passaggio.


Finale apocalittico con i cavalieri templari che si stagliano minacciosi sullo skyline di una città, secondo me non è un caso che Zombi 2 di Fulci finisca allo stesso modo.

4 commenti:

  1. alla fine questo film non l'ho mai visto....se non degli spezzoni, devo decidermi a recuperarlo.

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  2. Penso sia fondamentale se ti piace il cinema spagnolo di quel periodo, se poi ti piace a prescindere il gotico, allora vai a nozze.

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  3. Mi fa piacere visitare questo blog postando nella recensione di questo film che amo molto (l'ho visto anche al cinema a un'edizione del Ravenna Nightmare Film Fest). Ma più di tutto mi chiedo: come hai fatto a scovare un'immagine così bella dello splendido poster italiano??!
    Complimenti.

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  4. benvenuto nel club degli amanti dei templari maledetti. L'immagine l'ho trovata per caso navigando per internet...concordo è fenomenale.

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