domenica 14 giugno 2009

La cavalcata dei morti senza occhi - Armando De Ossorio (1973)



Cinquecento anni dopo la morte dei cavalieri templari, nel piccolo paese di Berzano se ne festeggia l’anniversario. Jack Marlowe viene ingaggiato dal sindaco Duncan per organizzare i fuochi d’artificio, le cose si complicano quando scopriamo che la donna del sindaco è una ex fiamma di Jack, e tra i due arde ancora la passione.
Passione che non passa certo inosservata e richiama ben presto le attenzioni degli sgherri di Duncan (ovviamente il sindaco è una specie di mafioso locale).
Mentre i preparativi per la festa continuano, il guardiano della chiesa di Berzano (una specie di freak deriso da tutti) decide di rapire una giovane vergine per sacrificarla in nome dei templari, azione che trasformerà la festa in un massacro ad opera dei suddetti redivivi.

Sequel di Le tombe dei resuscitati ciechi che riparte da zero, ovvero lo si può benissimo vedere senza aver visto il capostipite, anzi il regista non sembra minimamente interessato alla “CONSECUTIO”, ma di questo ne parliamo dopo.

Il film inizia con una magistrale sequenza di tortura, vediamo i Templari legati a colonne dai paesani inferociti, che prima di bruciarli vivi decidono di accecarli con le fiamme delle torce (scena che non lascia nulla all’immaginazione).
In effetti, questo sembra essere il punto di svolta rispetto al primo episodio, il regista accantona (non li elimina) i momenti prettamente gotici e punta tutto sul ritmo e l’azione, non lesinando sul sangue: elemento che seppur presente nel precedente film era relegato in secondo piano.
Il tripudio di arti amputati, cuori estirpati, decapitazioni e infilzamenti, faranno la felicità di tutti gli amanti del gore d’annata.
Come se non bastasse il regista si concentra anche sulla costruzione di personaggi credibili (per quanto stereotipati) che lascia intendere una maggior cura in fase di scrittura, anche se poi il tutto si riduce ad una schematizzazione di luoghi comuni obsoleti già allora.
Il cuore pulsante della pellicola è da ricercarsi nella sequenza centrale ambientata in una chiesa dove i superstiti si rifugiano per sfuggire ai templari (scena che rimanda alla mente molti classici), e che in qualche modo ha ispirato la sequenza di assedio in Zombi 3 di Fulci/Mattei/Fragasso: alcune inquadrature sono le medesime (un caso?).
Il manipolo di sopravvissuti è in realtà un micro(macro)cosmo dove convivono tutti gli archetipi del genere: l’eroe coraggioso e altruista, l’ingenuo, l’avido senza scrupoli capace anche di mandare al macello una bimba (sequenza agghiacciante, non per la violenza fisica, ma per quella psicologica).
Isomma un campionario d’umanità pronto ad esplodere, cosa che puntualmente accade.

La cavalcata dei morti senza occhi è in un certo senso più “completo” e commerciale rispetto al suo predecessore, il ritmo è più sostenuto, non ci sono tempi morti e l’atmosfera gotica (pur presente) lascia il passo a l’azione da guerriglia urbana. Insomma più appetibile anche da parte dei non amanti del genere.

“De Ossorio e la “Consecutio”
Parte prima.
Sin dalle prima sequenza è chiaro che al regista non importa quanto narrato in Le tombe dei resuscitati ciechi, infatti tutti gli accadimenti narrati in precedenza vengono accantonati, addirittura la nascita dei templari viene modificata:
1 - I templari non sono stati impiccati, ma bruciati vivi.
2 - I corvi non hanno mangiato i loro occhi, ma sono stati bruciati dai paesani con delle fiaccole.
3 - l’aria d’immortalità dei templari è quà disintegrata in un paio di scene dove semplici torce bruciano i templari con una facilità incredibile.
Nel finale muoiono da soli alle prime luci dell’alba.
Fine prima parte.

1 commento:

  1. Io lo trovo aggiacciante..e soprattutto i templari sono i padri diretti dei nazgul del signore degli anelli, stesso look e stsso rallentamento..per non prlare del suono con eco...
    lo trovo seminale per molti aspetti ..comunqe avanti coni tempi basti pensare alle tematiche carpenteriane di fog .. o a tutto il discorso sui templari tornato in gran voga in questi anni..

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